Il Fang Song è un principio corporeo del Tai Chi Chuan, vale a dire la capacità di portare il proprio corpo ad uno stato di rilassamento attivo, un corpo rilassato che rilascia la propria gravità verso terra, liberandosi dalle tensioni e contrazioni superflue, mantenendosi vigile.
Un vecchio detto cinese recita “come ferro avvolto nel cotone”. Questo detto sta ad indicare che per “rilassarti” non si intende essere passivi o ritrovarsi con un corpo abbandonato, bensì rilassato e attivo allo stesso tempo, morbido e forte o ancora fluido ma energico.
Purtroppo quando si parla di rilassamento della mente e del corpo nel Tai Chi Chuan ci sono ancora troppi malintesi.
Non è un caso che spesso nel Tai Chi si faccia riferimento ad animali particolarmente sinuosi e forti come il serpente, la gru, la gazza e così via.
La ricerca del Fang Song
Nella ricerca del Fang Song, la mente è calma e placata ma attiva e pronta a reagire, attenta al perfetto radicamento e allineamento della struttura del corpo.
Il corpo è in posizione eretta, con le articolazioni inferiori leggermente piegate, il bacino lievemente abbassato per poter scaricare il peso e far fluire la forza e la pressione dell’apparato scheletrico-muscolare, la respirazione è addominale e profonda.
L’ascolto mentale è in ogni parte del nostro corpo, con l’intento di prendere spazio e affondare con i piedi verso il basso.
Vi è ovviamente un uso minimo di tensione a livello tendino-muscolare con i muscoli agonisti e antagonisti, il tutto secondo una logica tipica del Tai Chi di connessione globale, in cui tendini, legamenti e muscoli sono in perfetta unione.
È interessante sapere che il termine Fang Song viene rappresentato tradizionalmente dall’immagine di un pino con le sue caratteristiche di forza, radicamento e di flessibilità sia del tronco che dei rami e allo stesso tempo, capace di rimanere unito e in equilibrio con le sue radici al suolo, in grado di resistere ed adattarsi al vento e alle intemperie.
Il pino infatti grazie a queste sue qualità è il simbolo di longevità.
Comprendere questo tipo di atteggiamento vuol dire ottenere una postura corretta e naturale in cui il corpo non è suddiviso in compartimenti stagno, ma incredibilmente connesso e centrato.
Ricordo che spesso nei miei lunghi allenamenti in Cina da mio Maestro, si parlava di connessione tra il cielo e la terra, in cinese Tian Di He (Tian=cielo), (Di=terra), (He=armonia-unione).
Sostanzialmente la ricerca della connessione tra il cielo e la terra è la condizione in cui quando siamo fermi o in movimento abbiamo sempre la parte superiore del corpo che si slancia verso l’alto, il capo è come se fosse sospeso verso l’alto da un filo immaginario che spinge la nostra testa verso l’alto e la parte inferiore del corpo (dal bacino in giù) che affonda verso la terra.
Questo connubio di forze rendono il corpo e quindi il movimento leggero e solido allo stesso tempo.
Come si raggiunge lo stato di Fang Song
Ti starai chiedendo come raggiungere lo stato di Fang song.
Esistono degli esercizi in movimento utili per prendere coscienza delle varie tensioni generali del proprio corpo e di disperderli, questi esercizi sono chiamati Fang Song Gong, in cui tra gli esercizi più comuni si sposta il peso da una parte all’altra unitamente all’oscillazione delle braccia per indurre rilassatezza.
Ma devo anche dirti che se prima non impari a comprendere la tua forza unitaria, poco puoi ottenere dagli esercizi in movimento.
La pratica fondamentale è quella del palo eretto, ovvero lo Zhan zhuang, essenziali per ritrovare il giusto assetto fisico e a eliminare attraverso l’ascolto i vizi di postura, le contrazioni spontanee e anche quelle ormai cristallizzate.
Con la pratica dello Zhan zhuang inizierai a sentirti e a ripulire la postura, ritrovando giorno dopo giorno una sinergia con tutta la tua struttura muscolo-scheletrica e ad essere attento verso quanto succede in te e fuori da te, scoprendo ciò che da un punto di vista fisico è un eccesso o che è in carenza.
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Un abbraccio,
Marco
Belle parole, ma bisogna imprimerle nella mente e nel corpo altrimenti c’è solo il vuoto assoluto. Grazie Maestro ne farò tesoro per arricchire il mio ego.
Ciao Gianfranco, sono d’accordo.
Gli articoli sono solo una traccia, poi sta alla persona a trasformare la straccia in una Via.
Un abbraccio,
Marco